Articolo
IDROS – il progetto finanziato dal PON che utilizza i droni per la ricerca nel sottosuolo

SI chiama IDROS il progetto promosso da 3F & EDIN SpA con Università della Campania Luigi Vanvitelli e Università di Cassino, finalizzato all’indagine del sottosuolo per il ritrovamento di oggetti sepolti.
L’azienda.
Attiva dal 1983 nel settore della Information Technology per medie e grandi aziende, 3F & EDIN SpA realizza prodotti per il mercato, progetti in outsourcing, offre servizi professionali su tecnologie quali computer vision, applicazioni mobili/indossabili, applicazioni per droni, e servizi di supporto alla progettazione in ambiti ad alto contenuto tecnologico (tele-maintenance, algoritmi di tracking, sistemi di tracciabilità, etc.).
Il progetto finanziato dal PON.
Avviato a marzo 2017 per una durata complessiva di circa 32 mesi, il progetto “IDROS - Impiego di Droni per la Ricerca nel SottOSuolo” è stato promosso da 3F & EDIN insieme all’Università della Campania Luigi Vanvitelli e all’Università di Cassino.
L’iniziativa è volta all’implementazione di un sistema hardware/software che, attraverso l’utilizzo di droni, consenta l’indagine del sottosuolo per il ritrovamento di oggetti sepolti. Si tratta di uno strumento utile non solo al settore dell’archeologia ma anche a quello dell’ambiente, più specificatamente per la ricerca di rifiuti e perdite idriche.
Grazie all’alto grado di flessibilità di spostamento, il drone permette l’indagine di ambienti in cui l’uomo stesso avrebbe difficoltà di accesso. Il georadar posizionato sulla macchina acquisisce le informazioni dal terreno e, attraverso un algoritmo, permette l’identificazione di oggetti nel sottosuolo.
Il progetto, finanziato dal PON Imprese e Competitività tramite il bando ”Fondo Crescita Sostenibile – Horizon 2020”, ha permesso all’azienda 3F & EDIN di accrescere le competenze in materia di tecnologie avanzate e innovazione e, di conseguenza, di aumentare la propria competitività sul mercato.