Il decreto ministeriale 26 settembre 2016 stabilisce che una quota pari 80 milioni di euro a valere sul PON IC 2014-2020 è destinata al sostegno di programmi di investimento produttivo, di tutela ambientale e di innovazione dell’organizzazione per la riconversione e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriali delle Regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Nell’ambito della dotazione finanziaria del PON 30 milioni di euro sono riservati all’area di crisi industriale complessa di Taranto.
Con decreto ministeriale del 31 gennaio 2017 le risorse finanziarie complessivamente destinate alla reindustrializzazione delle aree di crisi sono state ripartite tra le diverse tipologie di intervento (aree di crisi semplice e complessa in base alla legge 181/89).
Informazioni e contatti
Aree di crisi industriale complessa
Aree che riguardano specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale e con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, non risolvibili con risorse e strumenti di sola competenza regionale.
La complessità deriva da:
Il Ministero cura l’attuazione delle politiche e programmi per la reindustrializzazione e riconversione delle aree e dei settori colpiti dalla crisi mediante la stipula di appositi Accordi di Programma di adozione dei PRRI – Progetti di Riconversione e Riqualificazione Industriale.
I PRRI promuovono, anche mediante cofinanziamento regionale e con l'utilizzo di tutti i regimi d'aiuto disponibili per cui ricorrano i presupposti, investimenti produttivi anche a carattere innovativo, la riqualificazione delle aree interessate, la formazione del capitale umano, la riconversione di aree industriali dismesse, il recupero ambientale e l'efficientamento energetico dei siti e la realizzazione di infrastrutture strettamente funzionali agli interventi.
Aree di crisi industriale non complessa
Il Ministero ha disciplinato le condizioni e le modalità per l’attuazione degli interventi per le situazioni di crisi industriale non complessa che presentano, comunque, impatto significativo sullo sviluppo e l'occupazione nei territori interessati.
Le Regioni propongono l’elenco dei sistemi locali del lavoro (SLL) da candidare alle agevolazioni individuati sulla base dei seguenti indicatori ISTAT:
Specializzazione produttiva prevalente
SLL del «made in Italy» e della «manifattura pesante», i «non specializzati» e i «non manifatturieri». Nell’ambito di questi ultimi sono esclusi i «sistemi locali turistici» e i «sistemi locali a vocazione agricola»
Combinazione del tasso di occupazione e di disoccupazione 2014
SLL che presentano combinazioni occupazionali non ottimali
Variazione occupazione e disoccupazione rispetto alla media 2008-14
SLL che presentano combinazioni occupazionali non ottimali
Produttività del lavoro 2012 (valore aggiunto per addetto)
produttività del lavoro inferiore alla media nazionale
Con decreto direttoriale 19 dicembre 2016 il Ministero ha pubblicato l'elenco dei territori che possono accedere alle agevolazione per le aree di crisi industriali non complesse.
Nell’ambito dell’elaborazione del “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi Industriale complessa di Taranto” (PRRI Taranto), il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Puglia e l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. (Invitalia), al fine di definire i fabbisogni di sviluppo dell’area, ricadente nel territorio dei Comuni di Taranto, Crispiano, Massafra, Montemesola e Statte hanno promosso una call di manifestazioni di interesse ad investire di imprese italiane o estere.
Le imprese italiane o estere che fossero interessate ad investire nell’area di crisi industriale complessa di Taranto sono invitate a manifestare il proprio interesse in tal senso mediante la compilazione e l’invio, per via telematica, dell’apposita scheda disponibile online.
Le manifestazioni di interesse devono pervenire entro le ore 12,00 del 3 febbraio 2017.
Per informazioni: rilanciotaranto@invitalia.it
Per presentare le domande:,
Chiuso. Non sono ammissibili nuove manifestazioni di interesse.