L'Unione europea ha reagito all'emergenza Coronavirus varando una serie di misure per fronteggiare le conseguenze sanitarie ed economiche della crisi. Con un impegno di 750 miliardi di euro, la Banca Centrale Europea (BCE) sta garantendo liquidità alle economie degli Stati membri. Parallelamente, con la sospensione del Patto di stabilità, le modifiche alle regole sugli aiuti di stato e la Coronavirus Response Investment Initiative (CRII) da 37 miliardi di euro le Istituzioni europee stanno supportando il lavoro dei Governi degli Stati membri nella difficile situazione provocata dalla pandemia.
Ancora, la Banca Europea degli Investimenti (BEI), d'accordo con la Commissione europea, ha messo a disposizione di PMI e Mid-cap altri 40 miliardi di euro attraverso schemi di garanzia già previsti da programmi esistenti, linee di liquidità alle banche e programmi di acquisto titoli garantiti (ABS).
Infine, sono stati pubblicati bandi a valere sul programma quadro Horizon 2020 per il finanziamento alla ricerca di vaccini e medicinali, sono state poi attivate corsie preferenziali per transito di merci importanti ai fini delle emergenza e definite linee guida per la mobilità e i controlli sanitari a scopo prevenzione contagi.
Di tutto questo si è parlato alla digital conference “Gli Interventi delle Istituzioni UE per l'Emergenza Coronavirus”, trasmessa il 3 aprile 2020 sul Canale YouTube di FASI,biz (testata di informazione sui finanziamenti europei e internazionali).
Durante l'evento sono stati illustrati in dettaglio i diversi aiuti messi in campo dall'UE, per stimolarne l'uso sinergico e coordinato nell'ottica di massimizzarne gli effetti, nonché garantire una informazione corretta ed esaustiva sull'impegno delle istituzioni comunitarie e i benefici degli interventi per cittadini, enti e imprese.
Per il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) ha partecipato alla conferenza il dott. Giuseppe Bronzino, Autorità di gestione del PON Imprese e Competitività.