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PES2: Seminario La sfida dell’agroalimentare siciliano – Siracusa 4 febbraio 2019

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ICE–Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane organizza, nell'ambito del Piano Export Sud 2 ed in collaborazione con Confindustria Siracusa, il seminario “La sfida dell’Agroalimentare siciliano” destinato a PMI, cooperative, start-up, consorzi e reti di impresa delle Regioni c.d. meno sviluppate.
 
 
 
Perché Partecipare
 
 Partecipando al Seminario le aziende avranno l'opportunità di acquisire:
- informazioni sulle opportunità e gli scenari offerti dai mercati europei ed extra UE
- formazione di base su canali di vendita e segmentazione di mercato, con un focus su Paesi islamici e certificazione Halal.
 
Docenti dell’incontro saranno due esperti della Faculty ICE Agenzia.
La partecipazione all’iniziativa è completamente gratuita.
 
Il termine ultimo per aderire all’evento è fissato al 30 gennaio 2019.
 
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Leggi la circolare sul sito ICE 
 
Per approfondire leggi Piano Export Sud II
Il Piano Export Sud II, denominato PES II, con dotazione finanziaria pari a euro 50.000.000,00 a valere sulle risorse del Programma Operativo Nazionale Imprese e Competitività 2014-2020 FESR Asse III, Azione 3.4.1 “Progetti di promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale”.  L’azione si articola in diversi interventi destinati alle imprese, in particolare le MPMI, in continuità con quanto già realizzato dalla DGIAI del Ministero dello Sviluppo Economico con il precedente Piano Export Sud per le Regioni della Convergenza, attuato dall’ICE-Agenzia.
Le risorse sono destinate all’attuazione di iniziative di formazione e di promozione a favore delle PMI localizzate nelle “Regioni meno sviluppate” (Calabria, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia) e nelle “Regioni in transizione” (Abruzzo, Molise, Sardegna), di cui al Decreto Ministeriale.
Il nuovo Piano Export Sud persegue due finalità: trasformare le aziende potenzialmente esportatrici in esportatori abituali e incrementare la quota export ascrivibile alle Regioni del Mezzogiorno sul totale nazionale.