Apertala procedura il 2 ottobre, il termine per il ricevimento delle informazioni da parte degli operatori era fissato per il 31 ottobre 2017, ed è stato prorogato al 20 novembre 2017. Interessate le aree bianche Calabria, Puglia e Sardegna. Obiettivo: assicurarsi che non vi sia sovrapposizione tra l'intervento pubblico e quelli già effettuati o pianificati dai privati.
Il Ministero dello Sviluppo Economico – nell’ambito della Strategia Italiana per la Banda Ultralarga, approvata con deliberazione del Consiglio dei Ministri il 3 marzo 2015 – intende dare avvio al completamento del piano di investimenti per la diffusione della BUL, intervenendo nelle aree bianche delle regioni Calabria, Puglia e Sardegna.
A tal fine, ha dato mandato a Infratel Italia di sottoporre a consultazione pubblica il documento “Piano degli investimenti mediante intervento diretto nelle aree a fallimento di mercato delle regioni Calabria, Puglia e Sardegna”.
Per approfondimenti
Strategia per la Banda Ultra Larga
Il 3 Marzo 2015, il Governo italiano ha approvato, in coerenza con l’Agenda Europea 2020, la Strategia Italiana per la banda ultralarga con la quale si intende coprire, entro il 2020, l’85% della popolazione con infrastrutture in grado di veicolare servizi a velocità pari e superiori a 100Mbps garantendo al contempo al 100% dei cittadini l’accesso alla rete internet ad almeno 30Mbps.
Nell’ambito di tale strategia, il Governo promuove lo sviluppo della banda ultralarga attraverso la semplificazione del quadro normativo, la creazione di nuovi driver di sviluppo, l’utilizzo di incentivi fiscali, la riduzione dei costi di installazione. Un’azione sinergica ed a 360° con la quale si intende fare dell’Italia un paese più veloce, più agile, meno burocratico, più moderno.
La strategia per la banda ultralarga è solo il primo tassello di un progetto più ampio che ingloba gli obiettivi dell’Agenda digitale europea. È il punto di appoggio di una nuova visione dell’Italia che investe in infrastrutture a prova di futuro e grazie allo sviluppo dei servizi si trasforma in una società digitalizzata pienamente inclusiva.