Mercoledì 28 settembre 2022 si è tenuto, in modalità mista - on line ed in presenza - l’Evento Annuale del PON IC dal titolo: “ Ricerca, sviluppo e innovazione: dall’esperienza alla scoperta imprenditoriale”. Tema centrale dell’incontro la Strategia nazionale di specializzazione intelligente per il ciclo di programmazione dei Fondi UE 21/27 e il processo di scoperta imprenditoriale come base per una migliore comprensione dei percorsi di innovazione futuri.
Nel corso della mattinata sono state illustrate le risultanze derivanti dall’attuazione dei Bandi MiSE per Ricerca&Sviluppo 14/20 integrate da contributi settoriali, tematici e regionali. La discussione aperta sulla scoperta imprenditoriale nel ciclo di programmazione 14/20 ha fornito indicazioni utili per indirizzare la futura scoperta imprenditoriale tra duplice transizione e shock esogeni. Rilevante il contributo alla discussione portato dalle testimonianze di alcune imprese beneficiarie dei bandi MiSE che hanno partecipato all’evento, di cui si riporta un estratto.
Azienda Bit4id - Paolo Campegiani - Head of Strategy and Innovation Bit4id
“ Bit4id è una azienda fondata nel 2004 che sviluppa prodotti e servizi per l’identità digitale e la firma digitale. Il suo nome è infatti un acronimo che sta per “Best Information Technology for identification”. Oggi Bit4id ha più di 200 dipendenti e fa parte del gruppo Namirial, che con oltre 830 dipendenti e più di 110 milioni di fatturato è uno dei protagonisti europei nel settore della trasformazione digitale, e uno dei primi nel settore dei servizi fiduciari. Bit4id ha dalla sua nascita un fattore differenziante importante, quello di coprire tutti i livelli tecnologici dell’identità digitale, dai componenti hardware (come lettori e smart card) ai sistemi di infrastruttura a chiave pubblica, avendo quindi come clienti sia privati cittadini e professionisti che aziende, corporation e interi stati sovrani.
Bit4id ha sempre destinato una parte importante del suo bilancio annuale alle attività di ricerca e sviluppo, e da alcuni anni ha deciso di strutturare tali attività tramite una funzione aziendale specifica che si occupa di strategia ed innovazione. Per noi, l’innovazione ha infatti una dimensione strategica essenziale. In questo senso, l’innovazione che noi perseguiamo è sempre riconducibile alle nostre attività di business, ed è finalizzata a migliorare i nostri prodotti, svilupparne di nuovi, o esplorare nuovi mercati.
Con il PON IC, noi abbiamo così deciso di innovare nel settore della identità digitale, per capire come sviluppare nuovi prodotti e servizi che portassero ad un livello di maturazione alcune tecnologie promettenti. Siamo stati tra i primi a pensare, ormai quasi sette anni fa, come i sistemi a registro distribuito (blockchain) e l’identità digitale avessero molte possibili sinergie, e se all’epoca eravamo innovatori e visionari oggi questa idea è largamente condivisa da molti, come anche si vede nella proposta di revisione del Regolamento Europeo eIDAS sui servizi fiduciari.
Tramite il nostro progetto finanziato EUCLID, abbiamo avuto la possibilità di innovare nei nostri sistemi di firma digitale, sia sviluppando un token di firma che è un dispositivo indossabile, alimentato tramite batterie ricaricabili e che si collega non solo ad un computer tramite USB ma anche ad uno smartphone via Bluetooth, sia realizzando sistemi di firma remota che gestiscono piani di firma molto complessi.
Queste innovazioni, prototipi in EUCLID, sono poi diventate dei nostri prodotti, che sono stati accolti con grande successo nel mercato. La trasformazione digitale è stata grandemente accelerata dalla pandemia, e noi per primi abbiamo scoperto come la firma digitale non fosse solo sicura nel senso legale del termine, ma anche in quello sanitario, riducendo i contatti tra persone durante i periodi di confinamento e consentendo a tante imprese di poter condurre i loro processi autorizzativi anche in un contesto di grande trasformazione organizzativa come quello dovuto al lavoro remoto.
Il PON IC per mezzo di EUCLID ci ha consentito di migliorare molti dei nostri prodotti e servizi, sviluppando delle soluzioni che poi sono state accolte con grande successo dal mercato, e ci ha permesso anche di pianificare la nostra crescita in Europa e nel mondo nelle associazioni di portatori di interesse, comitati scientifici e organismi di standardizzazione. La fecondità della nostra visione è confermata anche dalla rete di innovatori che abbiamo conosciuto e con cui abbiamo lavorato insieme in questi anni”.
Azienda Youbiquo – Pietro Carratù – CEO Youbiquo s.r.l.
“La nostra azienda è stata fondata nel 2014, grazie al primo incentivo Smart&Start di Invitalia; l’azienda ha costituito la prima esperienza imprenditoriale dei suoi fondatori; nel 2016 abbiamo avviato il primo progetto PON IC, denominato CysIoT - in partnership con Ericsson Telecomunicazioni s.p.a. ed Epsilon s.r.l. che ci ha consentito di strutturarci e di investire con maggior convinzione nell’azienda e nelle tematiche tecnologiche di Realtà Aumentata applicata all’Industria 4.0.
I principi ispiratori della politica e della gestione aziendale sono sempre stati orientati a valorizzare le risorse ed i giovani talenti del territorio, provando ad impostare una modalità di lavoro e di motivazione moderna ed internazionale. Ci proponiamo con la nostra azione di creare impatto sociale sul territorio e di fungere da ascensore sociale per tutti quei ragazzi volenterosi e di talento che meritano di essere valorizzati.
Abbiamo un approccio basato sulle sfide e sul coaching per motivare i giovani neo assunti, e li impegniamo in progetti europei Horizon 2020 molto avanzati all’interno di team internazionali.
Lavorando a progetti europei di ricerca abbiamo notato che possono essere migliorati in ambito nazionale alcuni dettagli relativi alla pianificazione ed al funding. Sarebbe per le aziende molto utile avere delle date di uscita di bandi pianificate e certe, come anche avere tempi certi di istruttoria e pagamento. Riguardo il funding, potrebbe essere rafforzato il legame, e messe in comune le procedure valutative, tra fondi pubblici per la ricerca e lo sviluppo, con fondi privati venture per ingegnerizzazione ed il go-to-market.”
Azienda Cantine Europa – Nicola Francesca - Resp. Scientifico del Progetto “Approccio integrato per lo sviluppo di prodotti innovativi nei settori trainanti del comparto agroalimentare siciliano” di cui è Capofila l’impresa Cantine Europa
“Le azioni di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale condotte nell’ambito del Progetto “Approccio integrato per lo sviluppo di prodotti innovativi nei settori trainanti del comparto agroalimentare siciliano”- di cui risulta Capofila l’impresa Cantine Europa - sono risultate di grande efficacia ai fini della crescita aziendale Cantine Europa, sia in termini di nuovi prodotti e processi, ovvero produzione di spumanti biologici e sostenibili da uve Grillo, sia in termini di crescita aziendale, ovvero aumento di personale tecnico e scientifico.
Il rapporto tra il Capofila Cantine Europa e gli Enti Pubblici (MiSE) coinvolti nella erogazione e gestione del finanziamento sono stati condotti con una ammirabile capacità, da parte di questi ultimi, di garantire la piena efficienza e il rispetto dei tempi amministrativi, di mostrare una volontà e capacità nell’attuare le procedure di semplificazione burocratica in ottemperanza dei vigenti regolamenti.
Altresì, condividiamo alcune riflessioni di carattere tecnico-operativo utili all’ottimizzazione della gestione delle attività previste nei futuri avvisi, ovvero:
Si propone di riflettere sulla potenziale estensione della durata del periodo entro cui effettuare gli investimenti e le attività di R&S, suggerendo un periodo ottimale di spesa pari a 48 mesi. Ciò consentirebbe una migliore selezione del personale tecnico e scientifico; una maggiore capacità di investimenti in macchine ed impianti, ovvero gestione delle quote di ammortamento; un maggior numero di repliche per ciascuna prova sperimentale, soprattutto nei casi di produzioni agrarie e alimentari in quanto legate all’annualità/stagionalità. L’estensione del periodo di spesa comporterebbe, come effetto finale, un aumento dell’intensità degli investimenti e degli interventi da parte delle Imprese, quindi maggiore spesa a favore dell’innovazione e della sostenibilità.
Si propone inoltre di consolidare il contenuto tematico dei format tecnici (schede di progetto) affichè si possa ridurre il numero di paragrafi e sottoparagrafi potenzialmente ripetitivi, in particolare per ciò che riguarda i contributi di carattere economico e sociale. Infine, si propone di diffondere maggiormente la conoscenza dello strumento giuridico/associativo “Contratto di Rete” ovvero “Accordi per l’Innovazione” ovvero “Contratto di Sviluppo” e strumenti analoghi, che consentano la partecipazione di un numero di imprese superiore agli attuali limiti stabiliti e con un piano di investimenti di importo inferiore a quelli ad oggi consentiti.”
Umbra Group - Luciano Pizzoni - Director Design Aerospace – HDO - Engineering and RD – Umbra Group Spa
“Umbragroup ha seguito in questi anni una importante evoluzione del prodotto: da componente a sistema integrato. Un salto importante che ha richiesto tecnologie completamente nuove. E’ stato un percorso di Ricerca che ha rappresentato una trasformazione sostanziale che è stata perseguita cercando di accorciare il più possibile il time to market (comunque tipicamente di oltre 5 anni per il settore aeronautico).
Attraverso i progetti di Ricerca si cresce – si matura – si evolve. Si parte dalle esigenze, dalla conoscenza dei mercati, dai contatti con i Clienti, da partecipazione a Convegni a consessi internazionali – dai progetti. Quando tutto questo è chiaro e definito si stabilisce come finanziare il percorso.
Serve visione – perseveranza – investimenti – i programmi PON fanno da spinta propulsiva a questo percorso.
Uno degli elementi centrali del nostro percorso degli ultimi 20 anni è stata la sostenibilità.
Partendo dall’acciaio inox che ha sostituito gli acciai convenzionali per il componente aeronautico che movimenta le viti dei flap. Dopo oltre 20 anni dalla nostra introduzione sul mercato abbiamo circa 160.000 componenti in volo affidabili – sono stati risparmiati oltre 70.000 kg di cromo e 100.000 kg di vernici. Rientra in questo percorso di sostenibilità tutta la trasformazione degli assi in elettromeccanici con alta efficienza e ridotto consumo di energia – assi elettrici per superfici di volo primarie e secondarie – per carrelli di atterraggio - compattatori di rifiuti per aerei long range – trim pitch di turbine eoliche – per arrivare ai prodotti più nuovi quali i motori di propulsione elettrica per urban air mobility e i generatori da energia dal mare. Accanto ai prodotti per il mercato abbiamo messo la massima attenzione alla factory - al plant: la road map di sostenibilità quinquennale ora in corso ci porterà ad una riduzione di Co2 immessa nell’atmosfera del 25% ed una riduzione del consumo di acqua di processo del 40%.
Abbiamo lavorato inseriti in progetti di Ricerca e Sviluppo italiani (con il Mise 2 progetti recentemente per generazione dell’energia dalle onde e propulsione ibrida), nel mondo aerospazio è tuttora in corso un progetto per la propulsione elettrica per aviazione generale - con MUR si è recentemente concluso il progetto per la lubrificazione permanente a vita degli assiemi elettromeccanici.
Il periodo complesso della pandemia ci ha permesso di sviluppare nuove idee – di depositare brevetti. Nei momenti di difficoltà non ci si può fermare – bisogna reagire. Abbiamo ricevuto l’INNOVATION award di Airbus Helicopter a gennaio 2022 – un premio che rappresenta un segnale forte di speranza per tutto quel mondo della ricerca industriale che ha combattuto durante gli anni della pandemia."